La bufera per Chiara Ferragni sembra essere solo agli inizi. Ancora nel mirino del Codacons, dopo la questione legata a Balocco, l’influencer è nuovamente messa in dubbio per la campagna benefica del ciondolo arcobaleno Love Fiercely. L’iniziativa, a favore di CIG Arcigay Milano, è sotto l’attenzione de La Repubblica, che ha sollevato dubbi riguardanti gli effettivi ricavi, in termini di guadagno, della vendita del ciondolo, a dispetto dei 60mila euro totali donati in beneficienza. Certo, non si tratta di un’indagine ufficiale; ma che la carriera della Ferragni sia attualmente in bilico tra la presunzione di illecito e una totale sfiducia del pubblico è un notevole dato di fatto. Intanto, le richieste di risarcimento per il Balocco gate, da parte dei consumatori, sono puntualmente arrivate, segnalando un danno per oltre 1,60 milioni di euro. Di fianco, l’ombra della querela, che potrebbe procedere d’ufficio, sembra trovare terreno fertile in un marasma di disaffezioni e di complessità politiche, che poco hanno chiaro il quadro della situazione, ma che non tardano a rincarare la dose. Chiudiamo in bellezza con Amadeus. Ebbene si, anche il conduttore viene risucchiato dall’uragano Ferragni, per la vecchia multa inflitta alla RAI per pubblicità occulta ad Instagram, durante il festival di Sanremo. Agcom, ai tempi, non perdonò il selfie dell’influencer con il conduttore, che costò alla rete 170mila. Una contravvenzione, come denunciano il Codacons e l‘Assourt, ricaduta esclusivamente sulle spese dei contribuenti che pagano il canone e che, ad oggi, andrebbero risarciti dagli stessi Amadeus e Ferragni.
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