I social sono un campo minato di disinformazione e le AI hanno solo rincarato la dose. Per questo motivo, alla luce di un pericolo quasi silente, in rapida crescita, il team di Meta è a lavoro per lo sviluppo di strumenti utili all’identificazione di prodotti foto e audio/video di “origine artificiale”. L’idea è quella di etichettare con un bollino i post analizzati, per permettere all’utenza di differenziare la natura dei contenuti e limitare la disinformazione crescente.
“Stiamo sviluppando strumenti leader nel settore in grado di identificare i contrassegni invisibili su scala in particolare, le informazioni “generate dall’intelligenza artificiale” negli standard tecnici C2PA e IPTC, in modo da poter etichettare le immagini di Google, OpenAI, Microsoft, Adobe, Midjourney e Shutterstock, mentre questi implementano i loro piani per inserire metadati alle immagini create dai loro strumenti” annuncia il presidente degli affari globali di Meta, Nick Clegg.
Ovviamente, le piattaforme utilizzate saranno Facebook, Instagram e Threads, nella quali si cercherà di tener sotto controllo la validità delle notizie a mezzo social, proprio in vista delle future campagne politiche del 2025.
Pensiero personale: sarebbe anche ora.
Era ora