Ha risposto bene all’intervento il primo essere umano al quale è stato impiantato il microchip Neuralink, della start-up co-fondata da Elon Musk. Telepathy, così denominato, darà all’utente l’opportunità di controllare alcuni device con il pensiero, creando processi di autenticazione, scrittura e comando dello strumento. Il progetto è un passo importante verso l’automazione agevole per soggetti invalidi, costretti a letto o in sedia, con impossibilità nel muovere gli arti. Il pensiero dell’imprenditore va a Stephen Hawking e alle possibilità che avrebbe avuto con questa tecnologia.
I complottismi si sprecano sui social e un dibattito serio è più che doveroso, contando i dovuti timori di una tecnologia che avrà rapido sviluppo e diffusione nei prossimi anni. Ma, ovviamente, ci vorranno mesi prima di dare un primo verdetto su questo esordio. Quel che sappiamo è che i test sugli animali, degli anni precedenti, hanno avuto un graduale successo, tanto da ottenere il via libera federale per la sperimentazione umana.
Neuralink è un’azienda statunitense di biotecnologie, con sede in a Fremont in California, nata nel 2016. Lo scopo è quello di sviluppare interfacce neurali da impiantare nei soggetti umani.