La chiamano provocazione, quando parliamo semplicemente di un altro punto di vista, più aperto e senza confini. Don Vitaliano, parroco di Mercogliano irpino, da sempre fuori da ogni schema e vicino ai meno fortunati, vero esempio di quei valori ecclesiali ignorati dai “devoti”, ospita le opere dell’artista pop-art Piergiuseppe Pesce in parrocchia. Dall’annuncio di cinque giorni fa della notizia, il popolo benpensante si aizza ancora contro il “prete delle due madonne nel presepe”, accusando lo stesso di mera ricerca di visibilità a discapito, dei saldi canoni cattolici.
Eppure i messaggi sono ben chiari a chi vuol guardare la luna, ignorando il dito: ci sono tante cose da cambiare, in primis la chiusura mentale del popolo.
Come ovvio che sia, le polemiche hanno fatto il giro dello stivale e ad oggi, nella verde Irpinia, le divisioni diventano ancor più marcate sull’argomento.
L’opera in esame è la pietà di Michelangelo con questo Gesù Spiderman che tanto fa adirare le genti. Ma noi conosciamo anche le altre creazioni del maestro Pesce, che non teme di mettere in discussione ciò che è canonico, rasentando il politicamente scorretto, in virtù di quel messaggio che si vuole ignorare, perché troppo scomodo. Forse anche un po’ complicato. Ma tant’è, quindi Don Vitaliano non si tira indietro e vola al di sopra del comune pensiero, perché la sua è una missione di sensibilizzazione e, perché no, una rieducazione di chi urla alla fede e poi volge le spalle al problema. Perché essere cattolico e difendere la sacra famiglia non basta, c’è da rimboccarsi le maniche e fermare le discriminazioni, l’odio sociale e le morti ingiuste. Questo è quello che fa Don Vitaliano. Questo è ciò che non fa chi si adira sui social.